Nella Sindone c'è Cristo supino e Cristo in piedi: miniatura dal Codice Skylitzes
La miniatura è del secolo XII, si trova alla pagina 131 del Codice Skylitzes (Storia dell’Impero Bizantino, Biblioteca Nazionale di Spagna, Madrid). La miniatura illustra l’arrivo a Costantinopoli del Mandylion avvenuto nell’anno 944, il giorno 16 agosto.
Nel disegno in alto c’è un interno di palazzo: numerosi spettatori con lo stesso copricapo assistono all’evento e osservano lo strano oggetto, il Mandylion (c’è scritto sopra). Dal telo fuoriescono tre teste barbute, che fanno pensare di primo acchito a teste ”tridimensionali” che escono dal telo. È chiaramente la stessa testa di un unico uomo, vivo, che sta in piedi, vestito, tra le due metà Sindone. È un uomo di altezza pari agli altri che compongono la scena. Molto interessante che due suoi volti siano faccia a faccia, e il terzo rivolto verso la Sindone, cioè specchiato. Si vedono i volti ben evidenti, con gli occhi aperti, le sopracciglia e le barbe scure. Anche i corpi fuori del telo sono come realmente sono rimasti impressi nella Sindone, cioè specchiati (però non si vedono vestiti). Sotto nella pagina la Sindone è collocata all’interno di altri due ambienti. A sinistra Cristo è schiena-schiena e uscente dalla Sindone, a destra è schiena-schiena e rientrante.
In basso nella pagina: Cristo nella Sindone è vivo e morto.
Quello che viene illustrato nella miniatura corrisponde proprio a ciò che c’è sulla Sindone.
Nella Sindone ci sono più volti, sovrapposti ma non coincidenti, e ci sono fotogrammi di Gesù che inizia ad alzarsi: si vedono tre volti di Cristo della stessa dimensione.
Cristo nella posizione supina (nelle miniatura è centrale, e nella Sindone si trova nella parte “frontale”), Cristo specchiato sovrapposto al precedente (noi lo vediamo frontale nella Sindone), Cristo specchiato in senso opposto perché rimasto impresso nella metà telo che ricopriva Gesù, la parte che venne impressionata come impronta “dorsale” (e noi lo vediamo frontale). Quest’ultima immagine di Gesù è Gesù specchiato in piedi. Ci sono le due metà-telo aperto a 360° con il corpo visto frontalmente in entrambi: Gesù teneva la Sindone, presa nella metà, davanti a sè. Probabilmente dal lato “frontale” era in piedi. Dal lato “dorsale” era chino davanti al telo e stava facendo l’involto.
A sinistra il telo è ugualmente disegnato aperto ma in modo contrario rispetto alla figura soprastante. Le due metà del telo sono aperte di 360°, spariscono tra le schiene dei due uomini, non espongono il contenuto all’interno del telo ma completamente proiettate verso l’esterno, consistono di due uomini schiena contro schiena, che stanno in piedi. Sono ancora tre persone, la terza che fuoriesce è vestita di rosso, poggia i piedi a terra e con la mano tiene saldamente le figure più piccole rispetto a lui, coperte da un unico piccolo drappo al pube anch’esso rosso, che avvolge entrambi. Similmente a destra i due hanno braccia che fuoriescono come anche i loro corpi interi. Stanno in piedi come uomini vivi non molto diversi rispetto ai tre uomini della figura sulla sinistra e sono ancora tre, in qualche modo non sono simili perché i vestiti sono blu. Sia i tre a sinistra sia i tre a destra danno l’impressione di essere chiari di capelli che sono corti e non hanno la barba. Questo particolare sta a significare che le impressioni dell’uomo nella Sindone sono positive e come viste in direzioni diverse: a sinistra il terzo uomo esce e a destra ritorna, dà l’impressione di essere più scuro perchè vestito di blu. C’è questa figura che sta fuori dal telo! La Sindone attira sempre un maggior numero di persone perché veramente è misteriosa, incuriosisce guardarla! Interessante di per sè….non solo dovuto all’avvenimento dell’arrivo del Mandylion a Costantinopoli che fece scalpore (perché per averla i Bizantini pagarono agli arabi 12.000 denari d’argento e liberarono 200 prigionieri saraceni. Si fecero grandi celebrazioni e il telo fu depositato nella Cattedrale di S.Sofia insieme ad altre reliquie).
Il disegno in basso nella pagina illustra tutt’altra scena, collocata all’aperto e alla luce naturale, dove è stata portata la Sindone. Il focus è sul gesto: una persona sostiene il lenzuolo, due persone vogliono staccare con dei coltelli le due figure l’una dall’altra? Sicuramente, è proprio questo ciò che si deve fare alle impressioni lievi che riguardano il contenuto di immagini al positivo! Gli uomini della Sindone sono gli stessi della seconda riga, due anziché tre. Le due teste sono a 90 gradi una dall’altra (nella Sindone ci sono proprio così). Le braccia fuoriescono solo in uno dei due, la figura a sinistra le ha lasciate cadere. Non hanno più il piccolo drappo a coprirli (nella parte corrispondente della Sindone non c’è) l’uomo a destra tiene in mano un bastoncino, più vivo che mai. Molto curioso questo particolare: per un certo tempo vedevo anch’io un bastoncino nella Sindone! Colgo un riferimento preciso alle impressioni contenute in quella metà della Sindone che ricopriva il corpo di Gesù alla sepoltura: lì ci sono dei piccoli volti impressi (cinque) a 90° uno rispetto all’altro. Io avevo interpretato che fossero stati impressi così in quegli istanti quando il lenzuolo venne a contatto col viso di Gesù che si stava tirando su dalla posizione supina e si scoprì ributtando verso l’alto e all’indietro il lenzuolo: qui si avalla l’intuizione! Qui i due uomini schiena contro schiena se confrontati con i tre personaggi con i coltelli in mano sono molto più grandi: nella Sindone sono così. Il telo scostato, allontanato da Gesù, rispecchia la sua figura grande e con contorni sfumati e……Gesù morto è da separare da Gesù risorto.